Innovazioni tecnologiche per l'economia delle testate giornalistiche

Io non sono un editore, un giornalista e non ho nulla a che fare con quel mondo. Scrivo per il piacere di farlo e di divulgare qualche informazione utile di tanto in tanto.

Quel che so delle testate giornalistiche, è che chiaramente hanno bisogno di moneta sonante per sopravvivere, in quantità proporzionale alla loro estensione, copertura, quantità di argomenti che toccano e quindi di giornalisti che raccontano ed indagano su tali argomenti.

Un'altra cosa che so è che queste testate difficilmente riescono a sopperire a queste esigenze economiche senza aiuti esterni, che non provengono direttamente dalla vendita delle copie che vengono sfornate con cadenza quotidiana, settimanale o mensile.

Da qui a capire che in fondo i giornalisti, così come gli editori e tutto il mondo del news & magazine non sono liberi di scrivere o criticare liberamente i propri sostenitori e partner finanziari non ci vuole un genio. Va da se che le penne libere molto spesso muoiono povere e quelle al soldo del soldo..capito no..

Insomma nel mio immaginario finisce che molte notizie o argomenti che potrebbero essere trattati in modo completo, bilanciato e trasparente finiscono nel limbo dei “vorrei ma non posso” o peggio “dovrei ma non posso”. Tutto ciò in nome della SOPRAVVIVENZA.

La mia domanda è…ma tutto questo potrà mai cambiare?

La mia risposta è SI!

Il CEO di Coil Stefan Thomas sta impiegando le sue energie nel tentativo di creare uno spazio internet in cui i creatori di contenuti e quindi anche di notizie ed informazioni, siano economicamente liberi da pubblicità e altri sostenitori che non siano i propri lettori, attraverso un sistema di stream di micro pagamenti che avvengono ogni secondo di lettura del contenuto.

Thomas ha spiegato recentemente in una intervista che questa strada è praticabile, ma necessita di un ecosistema di utenti più vasto. Per questa ragione è stato istituito un fondo di 100K$ (100 milioni di dollari…si) con la collaborazione di Mozilla e Creative Commons. Il fondo è dedicato a tutti i creatori di contenuti e almeno il 50% è riservato a progetti che utilizzano un modello di licenza open source.

In questo ultimo periodo, scrivendo su questo blog mi sono reso conto che esiste veramente un futuro possibile in cui le testate giornalistiche possono sfruttare un sistema come questo che utilizza il blog Coil per monetizzare contenuti nel modo più efficiente che sia mai stato realizzato.

Coil funziona così: Scrivi un articolo, lo pubblichi e si viene ripagati in valuta nativa XRP direttamente ed istantaneamente sul payment pointer (portafoglio online) sia in base alle persone che seguono la pagina (follow), sia per gli upvote che l’articolo prende dai suoi followers e anche per il tempo durante il quale il lettore rimane su quella pagina a leggerne il contenuto.

Tutto questo viene monetizzato nella sua totalità. Inoltre si ha la possibilità di aumentare la monetizzazione mettendo una parte di contenuto riservata esclusivamente agli iscritti al sito.

Non si ha necessità di alcuna pubblicità ed inoltre, per chi ha un sito wordpress, si può abilitare lo stesso sistema di monetizzazione che usa Coil tramite una stringa di codice rilasciata da Coil stesso al momento della registrazione (anche se consiglio sempre il blog nativo coil.com).

Come dicevo prima credo che questo sia in definitiva il metodo più efficiente in assoluto di monetizzare i contenuti prodotti, in special modo per una testata giornalistica o per qualsiasi giornalista che voglia scrivere e rimanere una penna libera ed economicamente soddisfatta.

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crediti per la foto principale: Branden Harvey da unsplash.com